Un ultimo saluto a Luigi Spagnol
Vorrei inviare un ultimo saluto con riconoscenza ed affetto a Luigi Spagnol, che si è spento il 14 giugno all’età di 59 anni a Milano, e far sapere alla sua famiglia, ai suoi cari e ai suoi collaboratori quanto è stato importante per me e la mia Fondazione.
Luigi era una persona colta, aperta alle sfide e alle nuove opportunità, curiosa e amante più di ogni altra cosa della letteratura a cui affiancava la passione per la musica e la pittura. Un editore, un traduttore e un letterato che si faceva guidare dal suo amore per i libri e dalle visioni, cambiamenti e opportunità che creano per tutti a partire dai ragazzi.
Il potere dei libri lo ha portato a credere in progetti che hanno dato vita alla pubblicazione in Italia di opere straordinarie, tra cui Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda e della saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Luigi Spagnol comprendeva la letteratura, la amava ed era parte della sua vita quale editore, traduttore, avido lettore e scopritore di “possibilità editoriali” e best seller appartenenti a generi letterari diversi. Univa alla passione per la letteratura l’istinto e la perspicacia di comprenderne le potenzialità come pochissimi sanno fare.
Quanto l’ho incontrato per la prima volta e gli ho presentato il progetto del mio libro La dieta della longevità e la mia ambizione di venderne un milione di copie, ha sorriso e ha detto” va bene”. È stato l’unico editore, insieme ai suoi collaboratori, a credere veramente che sarebbe stato possibile . Questo suo istinto ha portato ad una lunga collaborazione e a altri 2 libri per la sua casa editrice Vallardi.
La perdita di Luigi è forte, prematura. Con lui svaniscono due occhi e una mente a caccia di storie in grado di cambiare la vita a milioni di italiani, come indicava nel logo voluto da lui per festeggiare i 150 anni della casa editrice Salani: “Più felici con un libro”. Lo ringrazio per aver contribuito con i suoi libri a rendere la vita di tutti noi più felice e appagata e per avere dato a me e alla mia Fondazione delle grandi opportunita’ che hanno creato una missione comune di rendere tutti più sani e longevi. Mi dispiace molto che non celebreremo insieme i tuoi 100 anni, ma mi rallegra il fatto che tu ne abbia vissuti 60 da leone. Anche il prossimo libro lo pubblico con te, ma questa volta lo dedico a te.
Valter Longo