- Seguire tutte le indicazioni alimentari per la prevenzione della demenza elencate qui sopra.
- Praticare cicli di restrizione proteica e restrizione dell’assunzione degli amminoacidi essenziali, con normale apporto calorico e dieta mima digiuno periodica.
Si ribadisce che le diete a restrizione calorica o di altri nutrienti sono potenzialmente pericolose per le persone anziane: il neurologo deve perciò lavorare a stretto contatto con un dietologo specializzato, in modo da ottimizzarne gli effetti positivi per il cervello minimizzando quelli collaterali.
Poiché questi studi riguardo l’Alzheimer sono ancora speculativi, il Professor Longo si è fortemente appassionato ad essi. Agendo sui processi di invecchiamento utilizzando strategie come la dieta della longevità, è possibile ritardare e prevenire malattie e rimanere sani come i centenari Emma Morano o Salvatore Caruso, che si ricordavano non solo quello che avevano fatto un’ora prima ma anche storie e persino canzoni della loro gioventù. Questo è un progetto ambizioso e il Professor Longo e i suoi laboratori stanno collaborando con altri ricercatori e laboratori in tutto il mondo per realizzarlo.